Macro, action figures e Aftershoot in azione (con coupon)
Oggi, complice una bella giornata di sole, ho voluto fare qualche scatto con la lente macro in giardino, per immortalare primule e violette. Ho anche fatto qualche scatto ad una statuina di Albedo tra i fiori.
Dopo pochi minuti ero già a quota 106 scatti, così ho deciso di mettere al lavoro Aftershoot per verificare tutte le migliorie introdotte con l’ultimo aggiornamento.

Come al solito il programma mi ha stupito: in meno di un minuto ha escluso tutte le foto mosse e sfocate. In realtà però qualche falso positivo c’è stato, nel senso che ho fatto delle foto volutamente con una marcata profondità di campo, e l’AI di Aftershoot è stata ingannata dallo sfocato.
Invece tra foto simili (come quelle fatte con lo scatto a raffica) ha scelto quelle più a fuoco.

Ma in realtà le foto escluse sono state solo 7, quindi si tratta comunque di un margine ragionevole; il software non si sostituisce in toto al fotografo, che deve comunque fare un controllo. Tuttavia la selezione viene effettivamente velocizzata.
Poi per pigrizia ho anche lasciato che l’applicazione applicasse uno dei suoi filtri, che hanno migliorato gli scatti senza strafare (quindi in Lightroom mi sono ritrovato le impostazioni, che hanno un senso e non sono sparate a caso).
Lascio alcune foto di esempio per dare un’idea. Ovviamente il filtro scelto, che aggiunge una dominante calda, tende a variare i colori, ma nulla vieta di non utilizzare i filtri e mantenere i colori dello scatto originale.






Riconfermo quindi la comodità di Aftershoot nel selezionare le foto dopo uno shooting con pochi click, e con una percentuale molto bassa di falsi positivi.
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